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RADAR RAT RACE
Rat Radar Race è un videogioco d'azione ambientato in intricati labirinti e pubblicato da HAL Laboratory.
Il gioco ha visto la pubblicazione su alcuni home computer dei primi anni 80 tra i quali il Commodore 64. Contrariamente a quanto molti pensano, il gioco non è uno dei cloni di Pac Man, ma è la riedizione di un titolo per sala giochi noto come Rally-x (Namco 1980) con un tema estetico diverso: topi invece che automobili.
RECENSIONE
RADAR RAT RACE
Radar Rat Race ci riporta inevitabilmente nei primi anni 80 (1980, NdUranux), periodo d'oro dei videogames, reso celebre più che altro dalla commercializzazione di uno degli home computer più famosi del secolo scorso: il Commodore 64. La produzione di HAL Laboratory si colloca nella nutrita scia di conversioni e cloni dei cosiddetti "Labyrinth Games" più famosi, tra i quali è possibile annoverare titoli come Pac-Man, Nibbler o Dig Dug, giusto per citarne alcuni.
L'obiettivo del gioco, anche senza leggere il manuale di istruzioni, è reso comprensibile sin dai primi istanti: dovremo aiutare un topolino a raccogliere alcuni pezzi di formaggio distribuiti all'interno di intricati labirinti. Potrebbe sembrare un compito banale, non fosse per la presenza di insidie tanto care a giochi di questo tipo, che finiscono per rendere il tutto assai più complicato del previsto.
Forse riesco a seminarle quest .... argh !
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Le nemesi del nostro topolino sono rappresentate da Ratti famelici e Gatti assassini, con i quali in nessun caso dovremo entrare in contatto. I primi, contraddistinti dal colore rosso, ci daranno la caccia inseguendoci senza sosta, mentre i secondi rappresentano una minaccia statica, inesorabile quando si cerca di sfruttare come via di fuga un cunicolo dove sono appostati.
La nostra unica linea di difesa, durante la corsa, è rappresentata dalla possibilità di rilasciare una scia di stelle, capace di intrappolare i ratti inseguitori e confonderli per un breve periodo di tempo. Ma attenzione, ogni volta che useremo questa abilità, consumeremo più velocemente l'energia a nostra disposizione. La barra dell'energia è visibile nella parta alta dello schermo, e in caso dovessimo esaurirla il nostro topolino risulterà esausto e si muoverà lentamente, divenendo così facile preda dei suoi inseguitori.
Al contrario di altri giochi dello stesso genere, in Radar Rat Race non si ha la visione completa del labirinto, ma è necessario fare uso di un radar posto alla destra rispetto all'area di gioco, al fine di poter localizzare i pezzi di formaggio ancora da raccogliere, evitando i pericoli più vicini.
Livello 6 ! Pensate di poter fare meglio ?
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Avanzare di livello, raccogliendo tutte le porzioni di formaggio, non aggiunge alcuna novità al gameplay, mentre la difficoltà, rappresentata del numero di ratti inseguitori e di ostacoli mortali, subirà una progressione drammatica (verso l'alto naturalmente NdUranux).
Il gioco purtroppo non possiede una trama, mentre l'aspetto grafico è sfruttato in maniera minimale, con ampie zone dello schermo affidate a un inerte sfondo blu. L'audio inoltre è tutto fuorchè coinvolgente: se si escludono alcuni effetti sonori, il comparto è affidato integralmente a pochi secondi del brano "Three Blind Mice", eseguito con una tale diabolica ripetizione da mandare in pezzi anche la psiche più robusta.
Scelte non felici per un videogame anche se, a posteriori, sappiamo che il giocatore medio degli anni '80 anelasse più che altro il divertimento immediato. Semplicità e accessibilità erano spesso caratteristiche chiave dei giochi arcade di quel tempo, e in molti casi, la grafica e gli effetti sonori erano strumenti utilizzati per sottolineare l'azione più che per creare un'atmosfera profonda.
In conclusione, Radar Rat Race nasce in un contesto storico che lo rende incapace di stupire. All'epoca non era raro imbattersi nei cosiddetti "Labirinth Games", ognuno condito da diverse scelte di gameplay, ma è ovvio che alcuni di questi titoli godessero di una maggiore notorietà in quanto conversioni ben realizzate di Coin-op famosi. La produzione di HAL Laboratory, e ispirata a Rally-X, fortunato arcade targato Namco, nonchè terzo gioco di maggior successo per incassi nel 1980 dopo Pac-Man e Galaxian.
Le premesse per un buon titolo sembravano quindi esserci tutte, ma alcune restrizioni di licenza obbligarono i ragazzi di Chiyoda (sede di HAL Laboratory in provincia di Tokyo, NdUranux) a sostituire i personaggi del gioco con topi e gatti, trasformando il prodotto convertito al punto da rendere complesso qualsiasi accostamento con il titolo originale.
RADAR RAT RACE: LONGPLAY
La grafica è davvero essenziale, ma da Radar Rat Race non ci si poteva aspettare molto altro.
Da riscoprire durante i pomeriggi piovosi, una partita e niente più. Potrebbe anche divertirvi per qualche minuto.
Un motivetto carino ma ripetuto con ossessione (chiamato "Three Blind Mice") e alcuni effetti sonori. Paranoico dopo 5 minuti.
Niente più che qualche raro impeto di nostalgia.
VOTO FINALE
4,5
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