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IMPOSSIBLE MISSION
Impossible Mission è un videogioco del 1984 prodotto per home computer dalla Epyx. La versione originale per il Commodore 64 fu programmata da Dennis Caswell, in seguito venne convertito per diversi altri computer e console.
Il gioco ha avuto due sequel: Impossible Mission II (1988) e Impossible Mission 2025 (1994, per Amiga).
TRAMA
IMPOSSIBLE MISSION
Il giocatore interpreta un agente segreto impegnato a fermare un genio del crimine: il professor Elvin Atombender infatti minaccia il genere umano con una megabomba atomica. Egli dovrà penetrare nella fortezza sotterranea di Atombender, e correre una corsa contro il tempo per cercare e recuperare i pezzi di un mosaico che compone la password di accesso al covo dello scienziato, tutto mentre dei robot assassini sorvegliano le varie stanze del bunker. Solo quando tutti i pezzi della password saranno stati recuperati, il giocatore dovrà mettere insieme il mosaico e usarlo nella sala di controllo principale.
RECENSIONE
IMPOSSIBLE MISSION
Nel 1984, la Epyx lanciava Impossible Mission, un titolo che sarebbe diventato un'icona del mondo videoludico su Commodore 64. Era un periodo in cui il mercato dei videogiochi stava evolvendo a grande velocità, con i giochi che diventavano più complessi e sofisticati, ma anche più avvincenti e immersivi. La Epyx aveva già un buon nome, ma con Impossible Mission ha creato qualcosa di speciale, un gioco che ha sfidato le convenzioni dell'epoca e che, con la sua combinazione di platform, puzzle e azione, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del gaming.
Progettato da Dennis Caswell, il gioco si distingue fin da subito per la sua proposta inusuale. A differenza dei titoli di piattaforma tradizionali, in cui l’obiettivo è saltare da una piattaforma all’altra per raccogliere oggetti o evitare nemici, Impossible Mission mescola elementi di esplorazione e risoluzione di enigmi con una storia ricca di suspense. Il protagonista, il celebre agente di nome "Ethan Hunt" (no, non proprio quello di Mission Impossible, ma ci siamo quasi), deve infiltrarsi nel laboratorio del malvagio dottor Elvin Atombender, un genio pazzo che minaccia il mondo con un'arma letale. La missione? Fermarlo prima che sia troppo tardi.
La creazione del gioco, tuttavia, non è stata una passeggiata. Caswell ha voluto sfruttare le potenzialità del Commodore 64, che all'epoca era una delle macchine più potenti sul mercato, per creare una combinazione unica di azione e strategia. L’idea di utilizzare il movimento e il salto in un ambiente 2D con un’architettura complessa era all'avanguardia, anche se non priva di sfide.
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Un'esempio di analisi di un'oggetto.
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LA CORSA CONTRO IL TEMPO
A livello di gameplay, Impossible Mission rappresenta un vero e proprio mix di elementi. La missione del protagonista è quella di esplorare vari livelli di un laboratorio in cerca di indizi cruciali per fermare Atombender. Quello che inizialmente sembra un gioco di piattaforme diventa ben presto un puzzle da risolvere, con l'obiettivo di trovare e inserire codici in terminali elettronici sparsi per la mappa. Se non fosse abbastanza complicato, ci sono anche dei nemici robotici in agguato, pronti a bloccarvi, e che, tra l'altro, sembrano fatti con lo stesso budget di un film di serie B degli anni '80.
Il movimento del protagonista è abbastanza semplice: potete saltare, arrampicarvi e camminare per le stanze del laboratorio, ma la vera sfida è gestire il tempo e raccogliere i frammenti di password nascosti in tutta la struttura. Ogni terminale ha bisogno di un codice per essere sbloccato, e raccogliere questi pezzi di codice richiede una buona dose di strategia e pazienza.
Uno degli aspetti più esaltanti del gameplay è senza dubbio la varietà di stanze e percorsi. Ogni sezione del laboratorio ha il suo set di piattaforme mobili, trappole e, naturalmente, gli intrusivi robot. Aggiungiamo a tutto ciò l'incubo di un timer inesorabile che segnala quanto tempo avete a disposizione per completare la missione. In un certo senso, è come una partita a scacchi contro il tempo, ma con robot pazzi che vogliono farvi a pezzi. Meno male che c'è una buona dose di risate involontarie mentre i vostri salti non vanno proprio come previsto.
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Una parte del codice di accesso al covo era nascosta dentro un caminetto. Non sarà sempre così facile entrarne in possesso a causa dei sistemi di sorveglianza predisposti.
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QUEL SALTO PLASTICO ED ELEGANTE NEL VUOTO
In un'epoca in cui la grafica 8-bit dominava il mondo dei videogiochi, Impossible Mission ha fatto miracoli con quello che aveva. La grafica non è solo funzionale, ma è anche incredibilmente atmosferica. Le stanze del laboratorio sono piene di dettagli che rendono l'ambiente unico. I robot, seppur a volte semplici nel design, sono straordinariamente inquietanti, e l’architettura del laboratorio è stata progettata per mettere alla prova la navigazione del giocatore. Il tutto è impreziosito da un'animazione fluida che rende le azioni del protagonista particolarmente piacevoli da guardare, anche se a volte vi fa desiderare di saltare in modo meno... impacciato.
Dal punto di vista audio, Impossible Mission fa un lavoro eccellente nell’utilizzare i limiti del Commodore 64 per creare un’atmosfera davvero avvincente. Il suono dei robot che camminano e il tintinnio dei terminali che vengono hackerati sono indimenticabili. Ma il vero capolavoro è la famosa voce sintetizzata che urla "Stay a while... stay forever!" quando i robot vi raggiungono. È una di quelle frasi che rimangono nella memoria, quasi a tormentare i giocatori come una nenia sinistra, che fa sembrare ogni scontro con i robot un incubo metallico.
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Un viaggio in ascensore, la rete di comunicazione che permette l'accesso ai molti piani del covo. In basso il computer portatile che mostra una mappa delle stanze.
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RIGIOCABILITA' DANNATA
La longevità di Impossible Mission dipende molto dal vostro approccio al gioco. Se siete il tipo di giocatore che ama ripetere le sfide e migliorare il proprio punteggio, la combinazione di azione, esplorazione e puzzle-solving assicura che il gioco resti interessante anche dopo diverse partite. Ogni volta che iniziate una nuova missione, i frammenti di password sono disposti casualmente, il che cambia l'approccio e la strategia, evitando la ripetitività. Nonostante la struttura relativamente semplice, il gioco è avvincente nel lungo periodo. Il timer che corre incessante aumenta il senso di urgenza e vi spinge a perfezionare ogni movimento, proprio come se fosse una maratona dove, invece dei chilometri, dovete evitare robot assassini.
Nonostante non ci siano modalità di gioco extra o un mondo espanso come quelli che avremmo visto negli anni successivi, Impossible Mission ha una longevità che si rivela sorprendente grazie alla sua combinazione di tensione, azione e risoluzione di enigmi. Come una sfida che non smette mai di dare, il gioco riesce a mantenere l’interesse anche dopo diverse ore di gioco. Proprio quando pensate di averlo capito, il livello successivo vi darà un altro motivo per rimanere incollati allo schermo.
In conclusione, Impossible Mission è un vero e proprio capolavoro del suo tempo. Un gioco che mescola azione, platforming e puzzle con una narrazione semplice ma avvincente. Se siete fan del Commodore 64, è un titolo che non potete assolutamente perdere, e che rappresenta l'epitome dei giochi retrò che non smettono mai di essere divertenti, nonostante il passare degli anni. Se vi piace la sensazione di salvare il mondo a colpi di salti e codici, Impossible Mission è la missione che nessuno avrebbe mai detto "impossibile".
IMPOSSIBLE MISSION: LONGPLAY
Attenzione per il particolare e buon uso dei colori utilizzati.
Esplorare l'intero covo richiede sangue freddo e perizia.
Molti effetti sonori di altissimo livello, anche se manca una musica di accompagnamento.
La generazione randomica del covo, rende Impossible Mission una missione da gustare più e più volte.
VOTO FINALE
9
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