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INTERNATIONAL SOCCER
International Soccer è un videogioco di calcio pubblicato nel 1983 per Commodore 64 dalla stessa Commodore grazie a Andrew Spencer. Venne ripubblicato poi nel 1988 su cassetta e dischetto da CRL Group, con trascurabili variazioni estetiche, ottenendo ancora giudizi molto buoni dalla critica per l'alta giocabilità, nonostante la grafica e il sonoro primitivi. È stato definito il primo buon videogioco di calcio per computer e quello di maggior successo tra i quelli non manageriali.
RECENSIONE
INTERNATIONAL SOCCER
Quello di International Soccer è un caso come tanti se ne vedevano a quei tempi e il motivo è semplice: Andrew Spencer non produsse certo il gioco di calcio più fedele alla realtà di questo mondo, ma bisogna considerare il contesto storico nel quale la sua produzione vide la luce, un epoca in cui i difetti venivano facilmente messi in secondo piano da quella che era un'immaturità di fondo del videogamer medio (in senso buono). Ne abbiamo già parlato in altre recensioni, per lo più i giocatori di quel tempo avevano un'eta media molto bassa. Ma a prescindere dall'anzianità, gli anni 80 rappresentavano una continua scoperta sotto il profilo ludico per la quasi totalità di coloro che si avvicinavano al mondo dei videogames, pertanto era facile cedere all'entusiasmo.
Per i motivi appena spiegati, e nonostante Andrew si fosse preso qualche licenza dal calcio reale, la sua versione dello sport più bello del mondo su C-64 rappresentò il meglio che vi fosse sul mercato in quel momento, pur con tutti i difetti che andremo a sviscerare.
Il primo aspetto che salta all'occhio del gioco è senza dubbio quello grafico, e non passa inosservato come International Soccer disponga di una grafica blocchettosa e di un audio quasi del tutto assente, se si escludono i fischi dell'arbitro, i calci dati al pallone e il classico boato a fronte di una marcatura. I movimenti dei 7 giocatori in campo per ogni squadra risultano legnosi, ma è piacevole notare come nonostante una goffa immobilità del tronco, braccia e gambe dei calciatori risultino perfettamente visibili in corsa, come lo sono il colore della maglia, i calzoncini, le scarpe e persino i capelli (ahime' tutti uguali, come il colore della pelle).
L'omino controllato dal giocatore cambia sempre il colore della maglia rispetto agli altri componenti della squadra
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L'intelligenza artificiale che muove i giocatori senza possesso palla non è così avanzata, e sebbene spesso si arrivi alla porta avversaria senza grandi difficoltà, talvolta si sente la mancanza di un compagno al quale scaricare la sfera, in special modo quando si affronta il computer alla massima delle 9 difficoltà disponibili. Inoltre va detto che non esiste una vera e propria distinzione tra tiro e passaggio in International Soccer, e questa è la mancanza più grave dell'intero titolo: per dirla senza tanti giri di parole, non esiste una tecnica di passaggio tra compagni. Questo purtroppo preclude l'applicazione di qualsiasi tatticismo o gioco di squadra, che avrebbe dato alla creatura di Andrew Spencer quel tocco in più.
La visuale del campo è laterale e rialzata, come se la partita potesse essere osservata dalla tribuna, e ne viene mostrato circa un terzo alla volta con scorrimento privo di "attriti" fastidiosi.
Prima di iniziare a giocare, oltre alla difficoltà, dovremo anche scegliere i nostri colori, gli stessi che poi per coerenza vedremo indossare ai tifosi sugli spalti. Al momento del fischio e fino alla fine dei due tempi regolamentari, che solitamente durano 200 secondi l'uno, ci toccherà guidare il giocatore della nostra squadra più vicino alla sfera. Quest'ultimo sarà selezionato in automatico dal computer, e la sua casacca cambierà tonalità di colore per avvertirci che ne abbiamo il controllo. Questo vale ovviamente anche per la squadra controllata dal computer (o dell'avversario), che ha anch'esso un solo giocatore attivo ed evidenziato.
Avete notato il tabellone con il tempo e il colore del risultato ? E' uguale al colore delle maglie dei giocatori !
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I calciatori possono correre nelle 8 direzioni, calciare, colpire di testa, mentre per rubare palla all'avversario basta raggiungerlo, il contrasto è automatico. I portieri fanno il loro sporco lavoro tuffandosi con discreta tenacia verso la palla. Non potremo guidarli durante l'azione di gioco, ma sanno rendersi protagonisti di parate audaci, cosa che probabilmente un giocatore medio difficilmente saprebbe mettere in atto, anche a causa dell'angolo di visuale. Sono possibili rimesse laterali, i rinvii dal fondo, i calci d'angolo, ma manca completamente la gestione del fallo, e pertanto tutto ciò che vi gravita intorno come le punizioni, i cartellini, i calci di rigore.
Al termine della partita, a meno di un pareggio, un'animazione mostra la premiazione della squadra vincitrice, con la consegna di un trofeo da parte di un'avvenente ragazza e il capitano che lo solleva in trionfo. Il gioco non gode di una modalità torneo e purtroppo non è prevista la possibilità di dare nomi a squadre o giocatori, eventualità che avrebbero reso possibile alimentare una classifica marcatori o dare vita a tornei con più partecipanti.
Per concludere, International Soccer per C64 ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama dei videogiochi sportivi grazie alla sua grafica innovativa e alla semplice interfaccia che lo hanno reso celebre e apprezzato da un vasto pubblico. E' tutto tranne che un gioco perfetto, ma vovettero passare ben CINQUE anni prima di vedere qualcosa di meglio con Emlyn Huges International Soccer e Microprose Soccer. Si tratta quindi di uno dei primi tentativi di portare il gioco del calcio sugli home computer di milioni di giocatori in tutto il mondo, e a giudicare dal la nostalgia con il quale IS è ricordato, crediamo sia andato bene.
INTERNATIONAL SOCCEE: LONGPLAY
Animazioni fluide e accettabile livello di dettaglio dei giocatori in campo. Andrew fa il suo compitino, ma si sarebbe potuto osare qualcosa in più.
Sarebbe rimasto per molto tempo il miglior gioco di calcio in commercio su C64. Non perfetto, certo, ma il miglior tentativo di esserlo a quel tempo.
Effetti sonori classici di un gioco di calcio, difficile immaginarsi anche un sottofondo musicale. Si sente forse la mancanza di qualche coro qui e li.
Longevo come solo un gioco di calcio può essere, eterno se giocato in compagnia !
VOTO FINALE
7,5
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