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SALAMANDER
Salamander è un videogioco del genere sparatutto a scorrimento orizzontale sviluppato nel 1986 da Konami. Secondo titolo della serie di videogiochi Gradius, presenta numerose differenze rispetto al suo predecessore. Originariamente disponibile come videogioco arcade, è stato convertito per numerosi computer e console, venendo di solito apprezzato dalla critica. La versione arcade uscì in Nordamerica con il nome di "Life force" , titolo che venne poi utilizzato anche da una riedizione arcade giapponese del 1987 con alcune variazioni.
TRAMA
Una profezia di morte grava su Latis, un tempo conosciuto come un pianeta ricoperto da acque cristalline. Secondo la leggenda, da un mare di fiamme sarebbe emerso un drago, che con la sua devastante forza avrebbe inghiottito i cieli e la terra, cagionando la fine della luce stessa.
Per molti secoli queste parole hanno suscitato soltanto pallidi timori, ma ora l'oscura profezia ha assunto dimensioni reali e porta il nome di Salamander, un esercito alieno composto da batteri in grado di infestare e sottomettere qualsiasi organismo e ridurre alla schiavitù interi pianeti.
L'esercito di Latis aveva già tentato di resistere alla forza di questo mortale nemico, ma è ormai impotente di fronte alla massiccia invasione che sta per colpire il pianeta. Il principe di Latis è così costretto ad entrare in gioco, e a bordo del suo speciale caccia stellare "Lord British" decide di affrontare l'orda nemica, inseguendo una flebile speranza: chiedere supporto al pianeta Gradius, il quale si dice abbia già sconfitto in passato la minaccia di Salamander.
"Lord British" dovrà cavarsela da solo, passando attraverso un inferno di aculei e creature deformi.
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La missione del principe ha successo e Gradius accetta di aiutare Latis. In supporto di "Lord British" la navicella "Vic Viper" effettua il decollo da Gradius, e i due caccia viaggiano appaiati verso un'unica destinazione: la stella madre di Salamander. E' la resa dei conti.
GAMEPLAY
Salamander fa parte di una nutrita schiera di sparatutto arcade convertiti su Pc-Engine con risultati molto più che apprezzabili. La sua storia è legata a doppio filo con quella di Gradius, universo del quale fa parte come spin-off di grande successo. Il gioco è conosciuto come uno dei primi del genere ad aver introdotto la visuale a scorrimento verticale, con un cambio di direzione che muta col passare dei livelli. Inoltre è anche uno dei primi ad aver usufruito della modalità di gioco cooperativa.
Il secondo livello di Salamander, noto per il cambio di scorrimento d'azione in verticale.
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Protagonista di questa intrepida avventura il caccia stellare "Lord British", pilotato dal principe di Latis, il quale decide di affrontare le orde nemiche in un ultimo strenuo tentativo di difendere il proprio pianeta. In modalità cooperativa niente meno che "Vic Viper, caccia da combattimento di Gradius, affiancherà in supporto l'ultima speranza di Latis, con l'unico obiettivo di sconfiggere Salamander.
Rispetto a Gradius, il titolo sviluppato da Konami utilizza un diverso sistema di combattimento: la barra metrica che permetteva la scelta dei potenziamenti è infatti sostituita da power-up iconici rilasciati dai nemici distrutti, in grado di attribuire al caccia una potenza di fuoco impressionante. Rimangono invece molto simili (se non con qualche eccezione) le tipologie di potenziamento disponibili. Come in Gradius ci si basa sulle opzioni: sfere di energia lampeggianti in grado di moltiplicare la potenza di fuoco di "Lord British" e "Vic Viper". Le opzioni esprimono la medesima modalità di attacco della nave alla quale sono ancorate, e la seguono in fila indiana, permettendo così al giocatore di ampliare lo spettro della propria zona d'attacco con pochi semplici movimenti, o di concentrarlo tutto su un'unica linea di tiro.
SPEED UP |
Aumenta la velocità con cui puoi manovrare la tua nave. Maggiore è il numero di Speed up che vengono applicati, più velocemente si può volare intorno a ostacoli e nemici. Tuttavia, non si dovrebbe raccogliere questo potenziamento in misura eccessiva; fare ciò può infatti causare una condizione nota come "fuori controllo", che si verifica quando la nave si muove troppo velocemente. Ogni giocatore ha una velocità che considera gradita per muoversi attraverso gli ostacoli. E' consigliabile non selezionare una velocità più elevata di quella ritenuta confortevole. |
MISSILE |
Se attivi i missili, la tua nave (e ogni opzione che la segue) lancerà due missili. Se lo schermo scorre orizzontalmente, i missili saranno direzionati verso l'alto e verso il basso, mentre se lo schermo scorre verticalmente, i missili colpiranno a sinistra e a destra. I missili continuano a viaggiare fino a quando non volano fuori dallo schermo, o finché non atterrano sulla superficie del terreno. Continueranno a costeggiare il terreno finché il terreno è pianeggiante o in discesa. Esploderanno se entrano in contatto con un nemico, infliggendo danni sufficienti a distruggere la maggior parte dei nemici di base. Due serie di missili possono esistere sullo schermo contemporaneamente. |
RIPPLE LASER |
Il laser a increspature emette un anello di energia che viaggia linearmente. Mentre viaggia lungo il suo asse in realtà si allarga, rendendo molto più facile colpire i nemici a distanza rispetto a quelli che volano vicino alla nave. Non e' possibile impiegare contemporaneamente più tecnologie laser. |
LINEAR LASER |
Il raggio laser sottile di Gradius è stato aggiornato con il laser a ciclone, un laser che ha un raggio molto più spesso, ma viaggia un po' meno velocemente. Il raggio viaggerà su e giù per lo schermo con il variare dell'altezza del caccia. Il raggio è un'arma letale e solitamente in grado di distruggere qualsiasi nemico di base con cui entra in contatto. Come accennato in precedenza, non è possibile attivare l'ondulazione e il laser contemporaneamente. |
OPTION |
Le opzioni, in Salamander così come in Gradius, sono il cuore pulsante del sistema di combattimento dei due caccia protagonisti. Una volta raccolte seguiranno a mo di serpente la navicella alla quale sono collegate replicandone integralmente ogni colpo, di fatto moltiplicandone la potenza di fuoco. Hanno un aspetto simile a quello di sfere energetiche pulsanti, e sono indistruttibili, in quanto possono passare attraverso ogni ostacolo senza subire alcun danno, non stupisce quindi che vengano spesso impiegate per uccidere nemici in posizioni ostiche. L'unico modo di perdere le opzioni ancorate ad una navicella è quello di venire abbattuti. Il numero massimo delle opzioni equipaggiabili contemporaneamente è di 4, anche in modalità multiplayer, pertanto in caso di gioco cooperativo il totale di 4 dovrà essere distribuito tra le due navi. (Esempio: 2 e 2, oppure 3 e 1 e cosi' via).. |
SHIELD |
Permette di ottenere un campo di forza che si disporrà sul muso della nave. Esso può assorbire un buon numero di colpi nemici e di eventuali collisioni. Ogni volta che verrà assorbito del danno il campo di forza si farà più piccolo, fino a sparire interamente, così da far comprendere che lo scudo ha ceduto e si è nuovamente vulnerabili. Più scudi raccolti prima che i precedenti vengano distrutti si disporranno in zone diverse rispetto alla navicella, così da proteggerla dai colpi provenienti di più direzioni. |
La struttura di gioco di Salamander presenta alcuni elementi di novità ed altri più "tipici" degli sparatutto in generale, come ad esempio la struttura del livello, che culmina tipicamente con un boss da abbattere. Ma Konami, a quel tempo, voleva probabilmente distinguersi dai diretti concorrenti introducendo elementi innovativi che non avessero termini di paragone tra tante produzioni simili, e introdusse il cambio di direzione. A causa di ciò l'azione di gioco di Salamander varia con l'andare dei livelli. Si inizia con un livello orizzontale attraverso una caverna di materia biologica, dalle cui pareti emergono anche enormi ostacoli mobili. Il secondo livello, verticale, avviene nello spazio, con campi di meteoriti da evitare. Il terzo scorre tra pareti di lava o fiamme dalle quali emergono lingue di fuoco e un enorme drago. Nel quarto si sorvola la superficie di un pianeta vulcanico e infine l'interno di una base nemica. Il quinto è nuovamente nello spazio e il sesto nella fortezza nemica.
Il boss del primo livello: un cervello schifoso con tentacoli ...
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Il cambio di visuale in se non rappresenta una variazione dei contenuti del gioco, ma piuttosto solo un diverso punto di vista d'azione, che a dire il vero risulta godibile in alcuni frangenti, come quello della fascia di asteroidi che dovremo cercare di superare e metterci alle spalle, continuando a distruggere quanti più nemici possibile.
L'interfaccia di gioco è minimale, le uniche informazioni che potremo ritrovare sulla parte bassa dello schermo saranno i punti collezionati durante l'avventura, il record attuale di punti da battere e il numero di navi rimaste prima di essere costretti ad utilizzare uno dei 3 continue disponibili.
SALAMANDER: LONGPLAY
COMMENTO: Lasciatemi dire che ho sempre adorato le trame disperate. Insomma che cosa si può desiderare di più di un nemico inarrestabile, una civiltà minacciata dall'estinzione e un ultimo disperato tentativo per salvarla. In questo caso la salvezza arriva sotto forma di un unico caccia stellare armato di tutto punto, alla guida però non c'è il protagonista di un film di fantascienza, ma il principe del pianeta, il protettore di un regno che ha i giorni contati.
Latis, il pianeta in pericolo, è collocato nello stesso universo di Gradius, protagonista di un fortunato titolo prodotto dalla Konami. Gradius, per chi non lo sapesse, è un pianeta molto simile alla terra. Nell'immaginario fantasy dei produttori è stato infatti disegnato come un azzurro pianeta rigoglioso a capo di un sistema solare denominato Metalion. L'unica cosa che non riesco a capire è come sia possibile che un pianeta che ospita la vita possa trovarsi a soli 280.000 Km dalla sua stella madre.
Ora, non è che io sia proprio uno dei più talentuosi astrofisici della NASA, ma Mercurio, se qualcuno non mi smentisce, è il pianeta più interno del nostro sistema solare, quello con un orbita più ristretta, giusto ? Ecco, a cavallo di quella bellezza la temperatura non è che sia proprio polare, e la sua distanza dalla nostra stella è di "appena" 58.000.000 Km. Quindi mi perdonerete la domanda, ma sembra spontaneo chiedersi come faccia un pianeta che si trova praticamente incollato al sedere di una stella, a non essere una palla incandescente.
Ma mettiamo da parte i dettagli tecnici e occupiamoci di questa conversione. Salamander è senza dubbio uno dei titoli più conosciuti e apprezzati nell'ambito degli sparatutto nipponici, e non a torto, considerando anche il numero di conversioni che il titolo ha ricevuto. La versione per PC Engine GT è davvero fedele all'originale, se si esclude il fatto che è più difficile (e te pareva NdUranux). Quello che di fatto è solo un dettaglio rende infatti la versione per il portatile di casa Nec un bel po' più ostica: se la navicella del protagonista viene abbattuta non si riappare semplicemente come nel caso dell'arcade, ma l'azione riprende da un check point. Si rimane privati di ogni genere di upgrade, nudi, probabilmente condannati a non riuscire più a contrastare i nemici, per via della scarsa potenza di fuoco. I più finiranno per considerare questo dettaglio il simbolo di una sfida ulteriore, ma credetemi se vi dico che è tutto fuorchè una passeggiata.
Se si esclude questa importante differenza, viene spontaneo farsi una semplice domanda: siamo in presenza di un classico senza tempo anche su Pc Engine GT ? Iniziamo col dire che non sempre le conversioni di Salamander sono state fedeli all'originale. Ad esempio su NES il titolo ha persino cambiato nome adottando un altrettanto misterioso "Life Force" e subendo notevoli cambiamenti alle dinamiche di gioco come la reintroduzione del sistema dei Power-Up di Gradius e livelli dalla diversa struttura.
Inoltre, la conversione per PC-Engine GT di Salamander mantiene vivo il multiplayer cooperativo, e sebbene sia opzione comune a molti giochi dello stesso genere, non è affatto scontata. In tal senso basti pensare a come in tutta la libreria degli sparatutto per PC-Engine GT forse saranno un altro paio i giochi che la offrono, uno tra i quali è senza dubbio Aero Blasters.
Ma quello che è davvero grande di Salamander è che tutto il gioco è permeato da una profonda atmosfera, vitalizzata dalla presenza di un universo dettagliato, all'interno del quale si sono svolti anche gli avvenimenti che hanno coinvolto Gradius. Affrontare ogni singolo boss di fine livello e superare tutti gli stage è come scoprire un po' alla volta la storia che fa da sfondo a tante leggendarie battaglie stellari, svoltesi nell'universo creato da Konami.
Quindi la risposta è SI, Salamander è un classico senza tempo, e la conversione fedele su Pc-Engine è ancora in grado, dopo oltre 30 anni dalla sua uscita, di attrarre qualsiasi giocatore, sopratutto i fan del genere.
La conversione su PC-Engine GT ha del meraviglioso.
La difficoltà del titolo può scoraggiare i più.
La qualità audio è spesso quella che fa le spese di ogni conversione su portabile. In questo caso non ci si accorge quasi di nulla.
Ritirarsi da una battaglia spaziale senza speranza ? Perchè mai ?
VOTO FINALE
9
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