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CASTLEVANIA 2: BELMONT'S REVENGE
Castlevania II: Belmont's Revenge è un platform game del 1991 per Game Boy. E' il secondo titolo appartenente alla saga di Castlevania per la portatile di casa Nintendo e si colloca come seguito di Castlevania: The Adventure, circa 15 anni dopo il primo duro scontro.
TRAMA
Avevamo lasciato Christopher Belmont alla fine del primo episodio, dopo aver affrontato gli orrori che si celeavano nel castello di Dracula l'eroe era giunto infine al cospetto del principe delle tenebre. L'esito dello scontro lo aveva visto trionfare e distruggere quella fortezza che per anni aveva rappresentato l'emblema di un incubo per migliaia di esseri umani.
La storia narra però che Dracula riuscì a sopravvivere allo scontro, utilizzando le ultime energie rimastegli per trasformare il proprio corpo in nebbia (Ah si ? Eppure io ricordo distintamente la fine di Castlevania: The Adventure, in cui un pipistrello riusciva a fuggire dalle rovine del castello. Sarà stata nebbia a forma di pipistrello, O_o Nd Uranux), e fuggire indisturbato. Nonostante la fuga però Dracula era rimasto completamente inerme e impossibilitato a riguadagnare la forma umana, decise perciò di attendere e di ricostruire lentamente le proprie forze, giurando dal profondo del proprio cuore oscuro che si sarebbe vendicato di Christopher Belmont e della sua famiglia.
Quindici anni dopo, il figlio di Christopher, Soleiyu, sta per raggiungere l'eta adulta. Viene perciò organizzata una cerimonia in cui avrebbe dovuto essere investito del titolo di cacciatore di vampiri come suo padre prima di lui, e all'evento avrebbero partecipato tutti gli abitanti, speranzosi di vedere il figlio unirsi al padre nel ruolo di protettori della regione. Ma il mattino seguente il rito, di Soleiyu Belmont non v'era più traccia, quasi come fosse sparito nel nulla.
Grazie alla cerimonia di iniziazione Soleiyu aveva ricevuto un grande potere sacro, e Dracula aveva atteso il momento per poterlo sfruttare a proprio vantaggio. Così facendo, aveva rapito il ragazzo, usando ciò che restava della propria magia per ritorcere contro di esso i poteri appena guadagnati, trasformandolo in un terribile demone e riuscendo a tornare alla forma umana.
Dracula era dunque tornato, e la sera stessa, a nord-est del villaggio, la terra tremò lasciando spazio a 4 sinistri castelli. Fra di essi, un quinto castello giaceva semi nascosto sommerso dalle acque di un lago, si trattava della nuova residenza del Conte Dracula.
Inorridito nello scoprire che suo figlio era stato corrotto dalle forze del male, Christopher Belmont decise di salvare Soleiyu e vanificare nuovamente i propositi di Dracula. Armatosi di tutto punto si diresse verso i castelli, ciascuno governato da un diverso potere oscuro, posto lì a sigillo dal demone Soleiyu, per fermare chiunque avrebbe tentato di manomettere l'incantesimo mistico che Dracula aveva lanciato su di lui.
GAMEPLAY
Castlevania: Belmont's Revenge è il secondo episodio della serie di Castlevania sviluppato in esclusiva per Game Boy da Konami. In questa avventura il giocatore torna a vestire i panni di Christopher Belmont, impegnato a salvare la razza umana, e il figlio Soleiyu, dalla rinata minaccia di Dracula.
Sono ormai passati 2 anni dall'uscita del primo capitolo e Konami sembra aver fatto i compiti a casa. Castlevania: Belmont's Revenge offre un'esperienza di gioco rivista sotto alcuni aspetti, sebbene parte dei difetti già visti in precedenza non sia stata in realtà affrontata con efficacia, ma andiamo con ordine. L'avventura consiste materialmente in cinque diversi livelli, ognuno dei quali è ambientato in uno dei castelli che fa da sfondo alla storia. I primi quattro castelli: di cristallo, di pietra, di piante e delle nuvole devono essere superati in un qualsiasi ordine prima di poter accedere alla quinta e ultima frazione di gioco, rappresentata dal castello di Dracula, dove affronteremo Soleiyu trasformato in demone e Dracula stesso.
La schemata di selezione ci permette di scegliere in qualsiasi ordine quale castello affrontare.
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In questa nuova avventura Konami ha apportato significativi miglioramenti all'esperienza di gioco. L'interfaccia utente, presente nella zona inferiore dello schermo, si è infatti arricchita di nuove utili informazioni, necessarie a gestire correttamente i sistemi introdotti per colmare, almeno in parte, il gap con gli episodi su NES e su altre macchine casalinghe. Tra queste possiamo certamente annoverare l'aggiunta della barra energetica del boss nemico, dislocata immediatamente sotto quella di Christopher e il contatore dei cuori, nuova occorrenza disponibile in gioco, e fondamentale per l'uso delle armi secondarie, novità anch'essa inserita con questo secondo capitolo.
I cuori potranno essere ritrovati colpendo le ormai celebri candele disseminate lungo il percorso, ma non mancheranno anche di cadere dopo l'uccisione di alcuni nemici e saranno di due diverse dimensioni, i più piccoli aggiungeranno un punto alla riserva, mentre i più grandi cinque.
Il nero castello di Dracula emergerà dal lago solo dopo aver distrutto i 4 castelli precedenti.
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Le armi secondarie disponibili in Castlevania: Belmont's Revenge sono due: l'ascia e l'acqua benedetta. La prima, quando lanciata, percorrerà una traiettoria a parabola, colpendo tutto ciò che incontra lungo la sua corsa, mentre la seconda, contenuta in boccette, viene lanciata poco più avanti generando delle fiamme all'impatto con il terreno, capaci di danneggiare ripetutamente i nemici. Queste armi possono essere ritrovate grazie alle candele già citate prima e, per essere utilizzate, attingeranno dalla riserva di cuori in nostro possesso. Potremo quindi usarle a nostro piacimento ma a condizione che l'indicatore sia maggiore di zero, ogni uso infatti diminuirà la riserva di 1.
L'arma secondaria in nostro possesso è indicata al centro della zona di interfaccia utente e ogni volta che useremo il tasto di fuoco contemporaneamente alla direzione UP del pad direzionale, ne faremo uso secondo le logiche già esposte. L'ultima informazione presente nella parte bassa è rappresentata dal conto alla rovescia, e credo che non serva spiegare cosa succederebbe al nostro eroe se non fossimo in grado di finire il livello in corso prima dello scadere del tempo.
Il colpo lanciato dalla creatura (Punaguchi) è in grado di depotenziare la nostra frusta.
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I punti accumulati, così come le vite rimaste sono visibili mettendo il gioco in pausa, grazie alla pressione del tasto START. Con il gioco in stato di attesa vedrete l'interfaccia scorrere verso sinistra, rendendo visibile lo score personale e le vite che ancora abbiamo a disposizione. I punti possono dipendere molto da quanto siamo veloci ad affrontare i livelli, questo perchè al termine di ogni frazione, ucciso il boss di turno, tempo e cuori rimasti verranno convertiti in punti.
Anche per l'arma principale di Christopher le cose sono lievemente cambiate; sebbene la frusta mantenga il medesimo iter di potenziamento, passando attraverso i tre stati che avevamo già visto in Castlevania: The Adventure, adesso quest'ultima non perde potenziamenti a fronte di qualsiasi danno ricevuto, ma solo se si ricevono determinate tipologie di danni, tra le quali annoveriamo i proiettili del Punaguchi, che potete vedere in una delle immagini immediatamente sopra.
Non mancheranno le frazioni di gioco in cui sarà necessario muoversi con cautela.
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Modifiche come questa hanno dato maggiore respiro all'azione di Christopher, che durante il suo incedere potrà anche offendere in caso di arrampicatura o discesa. Quest'ultima modifica alle abilità dell'eroe sembrava obbligata, perchè lo schema di gioco di Castlevania costringeva spesso il giocatore a salire o a scendere grazie all'uso di corde, che lo lasciavano inerme e privo di difese efficaci. Ma non è tutto, perchè la discesa di una corda potrà finamente essere veloce, dando così la possibilità di schivare proiettili o mostri e lasciandosi scivolare senza perdere comunque la presa sulla fune.
Una frazione di gioco contro il boss del castello delle nuvole.
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Ma gli sforzi di Konami vanno ben oltre le modifiche già citate, il Gameplay è stato infatti arricchito di elementi innovativi che hanno l'obiettivo di rendere l'azione molto più imprevedibile e capace di stupire il giocatore. Ecco quindi che appaiono fragili piattaforme, elementi che invertono la direzione di scorrimento, blackout dovuti allo spegnimento delle candele, sopratutto se in stanze chiuse, e tanti altri piccoli elementi che potranno anche sembrare insignificanti ma che segnano in modo netto la differenza tra un generico platform e un lavoro di successo.
Gli oggetti disponibili, se si escludono le armi secondarie, sono per lo più i medesimi. Da segnalare solo la mancanza del crocifisso che concede l'invulnerabilità temporanea, ma ad essere sinceri si tratta di un oggetto che in questa nuova avventura non fa sentire la propria mancanza. Belmont's Revenge è un titolo sfidante, ma gli oggetti ritrovati hanno pur sempre una loro collocazione, un pò come avveniva in Adventure. Ciò che voglio dire è che senza una randomicità dei drop, garantire uno stato di invulnerabilità, nelle medesime sezioni di gioco, non solo sarebbe stato inutile ma anche piuttosto ripetitivo; per konami deve essere stato chiaro che estrometterlo non avrebbe provocato alcun danno all'esperienza di gioco.
L'uomo di fango, come Dracula, sembra sia sopravvissuto alla prima avventura.
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Monete d'oro, vite bonus e potenziamenti per la frusta non necessitano di ulteriori spiegazioni rispetto al primo capitolo, con l'unica eccezione rappresentata dai cuori, che in Adventure servivano a ripristinare la barra vitale di Christopher, e che in Belmont's Revenge sono legati all'uso delle armi secondarie. Per ripristinare la barra vitale del protagonista, in questa seconda avventura, saranno necessari gli arrosti, disseminati qua e la in posizioni nascoste.
CASTLEVANIA 2: BELMONT'S REVENGE LONGPLAY
COMMENTO: Se avevo divorato il primo episodio, probabilmente anche a causa della sua ridotta dimensione, dopo le migliorie apportate da Konami nella produzione del capitolo successivo, come credete sia andata a finire ? La risposta sembrerebbe ovvia, ma la verità è che quando finì per mettergli le mani sopra, la voglia di giocarci era tale che non mi chiesi nemmeno per un secondo se il titolo fosse all'altezza delle mie aspettative.
Avevo portato a termine Castlevania: The Adventure con non poche difficoltà, per lo più riconducibili alla bestia nera rappresentata dal terzo livello del gioco, quello che certamente ha fatto desistere molti player dal terminarlo integralmente. Ma il ragazzo che ero nel lontano 1991 aveva già una discreta esperienza con gli arcade di quel tempo e dopo aver affrontato mostri sacri come 1942, Phoenix, Wonder Boy, Bubble Bobble, Green Berret, Bonze's Adventure (giusto per citarne alcuni, NdUraunx), ero assai poco propenso ad arrendermi alle difficoltà rappresentate da un titolo per Game Boy.
Inoltre, la dimensione del primo capitolo, pur alimentando il dispiacere di non poter giocare a qualche livello in più, aveva semmai stimolato il mio desiderio di giocare a nuovi episodi, occasione che per fortuna non tardò a palesarsi a distanza di soli 2 anni.
Perciò eccomi li, un ragazzo di appena 13 anni, che varca la soglia di un negozio di giocattoli e compra una copia di uno dei suoi giochi preferiti. Mentirei se vi dicessi che a 13 anni ero perfettamente in grado di cogliere tutte le differenze che correvano tra i due giochi della serie, innamorato com'ero di tutto ciò che significava vivere un esperienza pregna di male oscuro e creature da rispedire all'inferno, ma il bello dei videogames in fondo è proprio questo.
L'impatto grafico di questo secondo Castlevania non stupisce, ma in realtà non si trattava dell'aspetto che necessitava di maggior cura.
L'introduzione delle armi secondarie e di qualche revisione nelle dinamiche di gioco rende il nuovo capitolo molto più vario e divertente.
L'atmosfera del titolo non corre alcun pericolo: ogni singola nota è la conferma di quanta cura sia stata posta nel comporre i brani di Castlevania 2.
Rigiocabile di tanto in tanto, anche dopo averlo portato a termine. Il fascino oscuro del principe dei vampiri non è cosa alla quale poter resistere facilmente.
VOTO FINALE
8,5
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